Renzi e Grillo, due facce della stessa medaglia.
Chissà se un governo messo lì dal Napolitano di turno, e che si sente voluto dal popolo grazie alla vittoria delle elezioni europee (per formare il governo non si dovrebbe avere elezioni politiche?!), può per queste stesse ragioni essere osannato ed amato nonostante prenda decisioni assai opinabili e non rispetti le numerose promesse fatte, che poi forse è anche il motivo per cui ha presto il famoso quaranta per cento.
Chissà se un politico da oggi in poi verrà giudicato in base all'età, perché in realtà quel gran cazzone di Grillo ha inculcato nella testa di tutti noi che oggigiorno vecchio sia sinonino di ladro, mandando a quel paese tutte le migliaia di voti che negli ultimi vent'anni questi parlamentari hanno preso. Parlamentari che avranno contribuito alla crescita del debito pubblico e che non hanno certo abbassato i loro compensi, ma che sicuramente non avevano intenzione di mettere in ginocchio questo paese, e chi invece sostiene questo desidera solamente avere delle persone su cui sfogare le proprie preoccupazioni e la propria invidia.
Renzi rappresenta tutto questo.
Renzi anzichè voler rinchiudere molti di noi in un plastico d'un carcere vuole rottamare, come se anch'egli non facesse politica da una vita, essendo partito dalla vecchia DC.
Mi sto iniziando a preoccupare più per la crisi di lucidità e di valori che della crisi economica, perché se davvero si deve star dietro a tutti i volti nuovi che ci promettono il paradiso a colpi di una riforma al mese, se alle elezioni europee votiamo il ragazzo fiorentino fingendo che siano elezioni politiche così da concedergli fiducia solo sulla base della sua età, se facciamo tutto questo allora meritiamo la crisi e di non uscirne tanto presto.
Potremmo andare nello specifico e parlare degli ottanta euro al mese dati a chi dichiara meno di venticinquemila l'anno, quando si troverà a pagare la famosa Tasi sulla prima casa con l'aliquota portata al massimo dal comune, e quindi gli altrettanto famosi ottanta euro andranno dritti in tasca a quello Stato che Renzi vuole rottamare e rifare da capo.
Potremmo parlare dei Marò ancora detenuti in India, dei debiti che la Pubblica Amministrazione ha con le imprese e che non ha ancora onorato, di Mare Nostrum che evidentemente sta facendo acqua da tutte le parti (perdonatemi la battuta) anche a causa dell'eliminazione del reato di clandestinità.
Del Senato che verrà abolito quando in tutte le democrazie occidentali sono presenti due camere, non per moda, ma per assicurare un maggior controllo sull'operato del governo.
E magari anche dell'incremente del prelievo sulle rendite finanziarie, proprio come se le nostre tasche fossere delle spugne da strizzare fino all'ultima goccia dando però il contentino ad alcuni di ottanta euro al mese.
Ecco perché Renzi mi convince poco, ed ecco perché non mi sembra molto diverso da Grillo.
Chissà se un politico da oggi in poi verrà giudicato in base all'età, perché in realtà quel gran cazzone di Grillo ha inculcato nella testa di tutti noi che oggigiorno vecchio sia sinonino di ladro, mandando a quel paese tutte le migliaia di voti che negli ultimi vent'anni questi parlamentari hanno preso. Parlamentari che avranno contribuito alla crescita del debito pubblico e che non hanno certo abbassato i loro compensi, ma che sicuramente non avevano intenzione di mettere in ginocchio questo paese, e chi invece sostiene questo desidera solamente avere delle persone su cui sfogare le proprie preoccupazioni e la propria invidia.
Renzi rappresenta tutto questo.
Renzi anzichè voler rinchiudere molti di noi in un plastico d'un carcere vuole rottamare, come se anch'egli non facesse politica da una vita, essendo partito dalla vecchia DC.
Mi sto iniziando a preoccupare più per la crisi di lucidità e di valori che della crisi economica, perché se davvero si deve star dietro a tutti i volti nuovi che ci promettono il paradiso a colpi di una riforma al mese, se alle elezioni europee votiamo il ragazzo fiorentino fingendo che siano elezioni politiche così da concedergli fiducia solo sulla base della sua età, se facciamo tutto questo allora meritiamo la crisi e di non uscirne tanto presto.
Potremmo andare nello specifico e parlare degli ottanta euro al mese dati a chi dichiara meno di venticinquemila l'anno, quando si troverà a pagare la famosa Tasi sulla prima casa con l'aliquota portata al massimo dal comune, e quindi gli altrettanto famosi ottanta euro andranno dritti in tasca a quello Stato che Renzi vuole rottamare e rifare da capo.
Potremmo parlare dei Marò ancora detenuti in India, dei debiti che la Pubblica Amministrazione ha con le imprese e che non ha ancora onorato, di Mare Nostrum che evidentemente sta facendo acqua da tutte le parti (perdonatemi la battuta) anche a causa dell'eliminazione del reato di clandestinità.
Del Senato che verrà abolito quando in tutte le democrazie occidentali sono presenti due camere, non per moda, ma per assicurare un maggior controllo sull'operato del governo.
E magari anche dell'incremente del prelievo sulle rendite finanziarie, proprio come se le nostre tasche fossere delle spugne da strizzare fino all'ultima goccia dando però il contentino ad alcuni di ottanta euro al mese.
Ecco perché Renzi mi convince poco, ed ecco perché non mi sembra molto diverso da Grillo.
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