"Le mie idee, uno schermo e una tastiera sono per me come i capelli di Sansone. Privatemene e diventerò indifeso".

Vacanze meritate per Dell'Utri.

, by Yoga

E' ancora una volta l'Italia e la giustizia italiana a rimetterci, e domani potrebbe nuovamente essere una giornata buia e triste.
Se la Cassazione confermerà la condanna ai danni di Marcello Dell'Utri per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa è evidente che solo i seguaci di Travaglio potranno essere felici, perché un reato tanto sciocco e privo di senso non si era mai visto.
Praticamente danno del mafioso a Dell'Utri premettendo che però non lo è del tutto, da vent'anni egli viene sbatacchiato da un tribunale all'altro in attesa di potersi mettere l'animo in pace cosa che non accade perché varie volte la Cassazione ha rimandato alla Corte d'Appello la sentenza di condanna, e così via finché non siamo arrivati al viaggio che il cofondatore di Forza Italia si è concesso nel Libano per curarsi la salute, e io gli credo ciecamente perché dopo vent'anni di processi pendenti che neanche possono fermarsi per prescrizione pure un santo avrebbe bisogno di una cura rigenerante.
Che poi come si fa ad essere mafiosi, a diventarlo?
Suppongo si debba esercitare una o più attività insieme a dei mafiosi, e quindi commettere dei reati perché a rigor di logica le attività mafiose non sono certo conformi alla legge. E se io fossi amico da sempre di un boss, o lo volessi frequentare senza però entrare a far parte della sua cricca di malviventi, dovrei essere indagato? Forse per concorso esterno in associazione mafiosa?
Vedete, creare reati così poco concreti e difficili da descrivere  e catalogare con delle azioni ben precise fa correre il rischio a tutti noi di essere incriminati per i suddetti reati senza che qualcuno sappia o abbia scoperto realmente cosa noi abbiamo combinato, quali azioni dannose per la collettività abbiamo commesso.
E il concorso esterno in associazione mafiosa si concretizzerebbe nell'essere stato l'intermediario tra la mafia e Silvio Berlusconi, suo storico amico e datore di lavoro. Mi domando, sentenze definitive ai danni del Cavaliere riguardanti sue attività in combutta con la mafia ce ne sono?
No, quindi non so proprio Dell'Utri per che cavolo avrebbe tenuto i contatti tra Berlusconi e i mafiosi.
Tralasciando il fatto che, in effetti, i governi con a capo il Cavaliere, in particolar modo l'ultimo 2008-2011, sono stati i più efficaci contro le mafie, aggredendo i loro enormi patrimoni e catturando alcuni dei più pericolosi latitanti mafiosi, trentadue su trentaquattro solo durante i tre anni dell'ultimo governo.
Ah, dimenticavo la storia di Mangano, il finto stalliere di Arcore che venne assunto da Dell'Utri per proteggere la famiglia Berlusconi dalle minacce mafiose. Ripeto quel che ho scritto sopra, conoscere od essere amico di un mafioso fa diventare mafioso anche te stesso? Questa storia assomiglia tanto a quella di Berlusconi, riassumibile nel tentativo che dura da vent'anni di colpire alcuni soggetti, e per raggiungere questo scopo verrebbero fatte anche carte false, come infatti è stato fatto.
E guarda caso Dell'Utri hanno cominciato ad indagarlo proprio nel '94.

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