Due sentenze, una sola ingiustizia.

Mi domando se sia possibile che un finto evasore fiscale venga condannato a sette anni di carcere ed un altro soggetto che ha picconato a morte tre persone ne prenda invece venti, senza contare che le statistiche dicono che in Italia chi prende vent'anni alla fine se ne fa una decina.
Ripeto, questo paese è seriamente strano.
E' inevitabile che le persone si pongano delle domande, che non sappiano trovare delle risposte razionalmente soddisfacenti e che quindi finiscano per l'avere sulle palle le persone di colore, e chi si meraviglia di questo vuol dire che ha vissuto sulla Luna negli ultimi anni perché c'è un comico di Genova che ha creato un movimento, oggi diventato partito, che in effetti ha come unico punto di forza il fare di tutta l'erba un fascio e di far leva sulla disperazione e la mancanza di risposte che affligge molti cittadini italiani.
Mi chiedo se imbottire di farmaci quell'assassino per tenerlo buono e farlo passare per un quasi demente sia principalmente ingiusto nei confronti dei parenti delle vittime o di noi tutti italiani che ci aspettiamo una giustizia giusta ed efficace e che magari, collaborando con gli altri poteri dello Stato, eviti che altri folli assassini di questo stampo approdino per giunta clandestinamente sulle nostre coste.
Non è razzismo, ma sete di giustizia.

P.S. Colgo l'occasione per ringraziare, il meno formalmente possibile per quanto io riesca, +Claudia Sirchia, che con fin troppa pazienza sta praticamente insegnando ad un bambino a camminare.