Le parole magiche di cui oggi si abusa.
Eppure qui davvero qualcosa non quadra, e certi termini vengono usati a sproposito, praticamente se ne abusa, in definitiva si spogliano del loro vero significato che li contraddistingue nella loro brutalità e nella loro dolcezza.
Per quanto mi riguarda dare del razzista ad una persona contraria all'immigrazione di massa è errato, così come dare dell'omofobo a chi, come me, è contrario per esempio alle adozioni da parte di coppie omosessuali.
Ma vado oltre e dico che, a parer mio, è azzardato tacciare di razzismo anche chi, magari durante uno scontro verbale, dà del "negro di merda" ad una persona di colore che in quel momento rappresenta il suo avversario nella disputa, oppure allo stesso modo è sbagliato tacciare d'omofobia chi si fa scappare la parola "finocchio" nei confronti di un gay. Sono il primo a condannare queste inutili volgarità in quanto sostengo da sempre le regole basilari per una civile convivenza ovvero il rispetto per gli altri e per le idee degli altri, ma si deve anche contestualizzare e non estrapolare due parole da un intero eloquio altrimenti si fa capire fischi per fiaschi.
Un esempio di provvedimenti esagerati a causa di insulti? A parer mio quelli inflitti dal giudice sportivo a quelle curve che si lasciano andare ad insulti coloriti ed offensivi rivolti all'arbitro e alla squadra avversaria.
Ma dico io, è possibile che ad una società di calcio vengano inflitte pene pecuniarie perché la propria tifoseria ha insultato l'arbitro? Da quando in qua non è possibile dare del cornuto al direttore di gara? E' così strano che all'omino vestito di giallo vengano rivolti degli insulti a causa, magari, di errori o sviste clamorose? Un tifoso seduto nel proprio settore come dovrebbe rivolgersi all'arbitro per fargli notare che sta sbagliando diverse scelte, dandogli del "voi" e chiamandolo "egregio"? Perché se insulto il direttore di gara il giudice sportivo multa la società mentre se insulto i poliziotti in servizio non vengono presi provvedimenti? Puzza tanto di discriminazione.
Nessuno ce l'ha con la categoria degli arbitri, quindi nessuno odia la loro "razza", e nessuno può negare che la partita domenicale della propria squadra del cuore sia per molti una valvola di sfogo oltreché una passione, quindi bando alle ciance ed evitiamo inutili formalizzazioni.
Ri-vado oltre, per me anche gli insulti cosi detti razzisti rivolti da alcune tifoserie a giocatori avversari di colore non andrebbero puniti, in quanto questi non sono ovviamente indice di razzismo, sono semplicemente piuttosto crudi e proprio per questo vengono utilizzati. Voglio dire, se voleste offendere un ragazzo alto di colore cosa gli direste, "brutto spilungone" oppure "brutto negro"? Eppure voi non siete razzisti e non ce l'avete realmente con quel ragazzo e col colore della sua pelle, quindi ha senso punirvi per il contenuto specifico dell'insulto? O si puniscono tutti gli insulti a prescindere dal contenuto, oppure nessuno di essi.
Aggiungo per altro che i giocatori strapagati che durante una partita hanno il coraggio di fare gli offesi e di far bloccare la partita di fronte a qualche insulto riguardo la loro carnagione, per me farebbero bene ad andare in pensione e rimanerci. Non so, confrontato con loro allora un povero arbitro cosa dovrebbe fare, ingoiare il fischietto per protesta?
"Negro di merda" a Balotelli, noto ragazzo di colore, "figlio di puttana" a Materazzi, noto orfano di madre, chi è che decide quale tifoseria punire e perché il primo insulto deve essere per definizione peggiore del secondo? Si dovrebbe riflettere anche su questo anziché prendere delle decisioni usando la pancia e non il cervello solo per apparire rispettosi e timorosi di un qualcosa che ormai, in questa parte di mondo, non esiste più da diverse decine di anni.
Per quanto mi riguarda dare del razzista ad una persona contraria all'immigrazione di massa è errato, così come dare dell'omofobo a chi, come me, è contrario per esempio alle adozioni da parte di coppie omosessuali.
Ma vado oltre e dico che, a parer mio, è azzardato tacciare di razzismo anche chi, magari durante uno scontro verbale, dà del "negro di merda" ad una persona di colore che in quel momento rappresenta il suo avversario nella disputa, oppure allo stesso modo è sbagliato tacciare d'omofobia chi si fa scappare la parola "finocchio" nei confronti di un gay. Sono il primo a condannare queste inutili volgarità in quanto sostengo da sempre le regole basilari per una civile convivenza ovvero il rispetto per gli altri e per le idee degli altri, ma si deve anche contestualizzare e non estrapolare due parole da un intero eloquio altrimenti si fa capire fischi per fiaschi.
Un esempio di provvedimenti esagerati a causa di insulti? A parer mio quelli inflitti dal giudice sportivo a quelle curve che si lasciano andare ad insulti coloriti ed offensivi rivolti all'arbitro e alla squadra avversaria.
Ma dico io, è possibile che ad una società di calcio vengano inflitte pene pecuniarie perché la propria tifoseria ha insultato l'arbitro? Da quando in qua non è possibile dare del cornuto al direttore di gara? E' così strano che all'omino vestito di giallo vengano rivolti degli insulti a causa, magari, di errori o sviste clamorose? Un tifoso seduto nel proprio settore come dovrebbe rivolgersi all'arbitro per fargli notare che sta sbagliando diverse scelte, dandogli del "voi" e chiamandolo "egregio"? Perché se insulto il direttore di gara il giudice sportivo multa la società mentre se insulto i poliziotti in servizio non vengono presi provvedimenti? Puzza tanto di discriminazione.
Nessuno ce l'ha con la categoria degli arbitri, quindi nessuno odia la loro "razza", e nessuno può negare che la partita domenicale della propria squadra del cuore sia per molti una valvola di sfogo oltreché una passione, quindi bando alle ciance ed evitiamo inutili formalizzazioni.
Ri-vado oltre, per me anche gli insulti cosi detti razzisti rivolti da alcune tifoserie a giocatori avversari di colore non andrebbero puniti, in quanto questi non sono ovviamente indice di razzismo, sono semplicemente piuttosto crudi e proprio per questo vengono utilizzati. Voglio dire, se voleste offendere un ragazzo alto di colore cosa gli direste, "brutto spilungone" oppure "brutto negro"? Eppure voi non siete razzisti e non ce l'avete realmente con quel ragazzo e col colore della sua pelle, quindi ha senso punirvi per il contenuto specifico dell'insulto? O si puniscono tutti gli insulti a prescindere dal contenuto, oppure nessuno di essi.
Aggiungo per altro che i giocatori strapagati che durante una partita hanno il coraggio di fare gli offesi e di far bloccare la partita di fronte a qualche insulto riguardo la loro carnagione, per me farebbero bene ad andare in pensione e rimanerci. Non so, confrontato con loro allora un povero arbitro cosa dovrebbe fare, ingoiare il fischietto per protesta?
"Negro di merda" a Balotelli, noto ragazzo di colore, "figlio di puttana" a Materazzi, noto orfano di madre, chi è che decide quale tifoseria punire e perché il primo insulto deve essere per definizione peggiore del secondo? Si dovrebbe riflettere anche su questo anziché prendere delle decisioni usando la pancia e non il cervello solo per apparire rispettosi e timorosi di un qualcosa che ormai, in questa parte di mondo, non esiste più da diverse decine di anni.
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