"Le mie idee, uno schermo e una tastiera sono per me come i capelli di Sansone. Privatemene e diventerò indifeso".

La riscossa silenziosa di dieci milioni di italiani.

, by Yoga

Gli italiani liberali, non guardoni, non spioni e mentalmente presenti nel ventunesimo secolo, hanno saputo discernere, mesi or sono, la verità dalla menzogna meschina spacciata per verità assoluta da fior fior di editorialisti e conduttori. 
Mi riferisco alle ultime elezioni politiche tenutesi lo scorso febbraio. Un evento a parer mio significativo non solo per lo strambo risultato uscito dalle urne, in pratica tre partiti ognuno agli antipodi dell’altro hanno ottenuto quasi il solito risultato, ma in particolare per la reazione che i votanti liberali, non moralisti e consapevoli che sulla terra non esiste un solo paese puro e nobile, hanno avuto alla ridiscesa in campo di Berlusconi, quello che era morto senza esser malato e che si era ritirato per quella cagata chiamata rottamazione o rinnovamento. 
Praticamente i voti per il Pdl, ottenuti dai sondaggisti, si erano raddoppiati, se non qualcosa di più. Vedete, Berlusconi ha sbagliato politicamente quanto i politici de sinistra in questi vent’anni, con la differenza però macroscopica di aver indossato, a causa di un grottesco spionaggio, le vesti del pappone barra pedofilo barra vizioso, cosa non accaduta ai compagni de sinistra per un trattamento due pesi due misure riservatogli dalla magistratura di un paio di Procure. Colpo di scena però, pare che agli italiani non freghi tutt’ora una beata mazza dei fatti suoi, pare fossero e siano anche adesso interessati al congelamento dell’iva e del pagamento dell’imu, all’esenzione fiscale per chi assume giovani eccetera, non delle manie persecutorie di quattro Pm che da vent’anni falliscono o della campagna televisiva di santoro, gabanelli, floris & co. 
Si è saputo discernere la politica e la passione per essa dallo sputtanamento senza limiti tanto per aggiudicarsi mezzo punto percentuale, metodo giudicato ideoneo anche da un signor Presidente della Repubblica che ha accettato il suo secondo mandato consecutivo e che, mio malgrado, deve prendere coscienza della sua complicità implicita in quel meccanismo criminale che tutti conosciamo come la macchina del fango. Gli italiani, senza farlo sapere, lo hanno rivotato fregandosi dei fatti suoi o forse capendo la infondatezza palese su cui sono stati edificati alcuni processi ad hoc. Il 19 giugno Berlusconi potrà essere condannato in terzo grado dalla Cassazion, finirà quindi nelle patrie galere, il Governo ovviamente e giustamente salterà a meno che anche i simpaticoni de sinistra non si diano una svegliata o semplicemente ammettano ciò che già dieci milioni de plebei hanno ritenuto palese e quindi doveroso da riconoscere.

0 commenti:

Posta un commento