Bamboccioni con la falce e il martello.
A detta dei sapientoni, adulti e vecchi, che lavorano per giornali o che compaiono in trasmissioni televisive, la generazione di cui faccio parte è composta da svogliati ragazzi viziati che sanno solo lamentarsi e non hanno voglia di prendere in mano il proprio destino.
È successa una cosa spiacevole a Milano, qualche giorno fa, davanti palazzo Marino, il comune della città: un gruppo di giovani, e sottolineo giovani, attivisti di estrema sinistra hanno protestato e si sono scontrati con la Polizia perché è stato sgomberato l’immobile di proprietà privata che loro occupavano usandolo mo’ di centro sociale, o di covo dove ritrovarsi. Lascio perdere tutta la morale sul rispetto che dobbiamo portare alle forze dell’ordine e sul dovere di non abusare dei nostri diritti inalienabili, come quello di manifestare sempre. Vorrei soffermarmi sulla reazione da bambino viziato che hanno avuto i ragazzi di quel movimento. Quando l’ho letto sul giornale mi scappava da ridere perché la scena ricorda quella di un bambino a cui dai tanto, che viene viziato dai propri educatori e che poi, questi ultimi, da un giorno ad un altro decidono di raddrizzargli la schiena tutto d’un colpo.
Gli educatori del caso, vedi il sindaco Pisapia, da ultimo si sono anche trovati costretti ad un retrofront, visto che anch’essi fanno parte di quel partito o movimento ideologico per il quale quei delinquentelli giovinastri avevano fatto macello in piazza. Io, oltre a dissociarmi da quella manifestazione di grottesca prepotenza firmata da nullafacenti figli di papà, mi dissocio del tutto da quel modo di pensare e quindi di pretendere varie concessioni, come in questo caso quella di occupare illegalmente una proprietà privata. Vivremo nella bambagia, saremo più viziati rispetto a come lo erano i nostri genitori, e questo non dipende da noi, ma è doveroso distinguere tra una parte di giovani che, ammessi tutti i propri difetti, fanno di tutto per almeno vivere nella legalità senza avanzare pretese del tutto fuori proporzione.
La parte “rasta e fricchettona” dei miei coetanei, più o meno vicini” sono il contrario: i pretendenti per partito preso, i manifestanti perché la legge glielo consente, gli intoccabili perché di sinistra, quelli sempre nel giusto perché “hanno le palle di metterci la faccia”. Io mi dissocio, non pretendo, manifesto scrivendo su un blog, non sono di sinistra e ci metto il mio intelletto, non il mio viso. Anche grazie a tutto questo non credo di far parte dei bamboccioni di cui tanto si parla facendo di tutta l’erba un fascio.
È successa una cosa spiacevole a Milano, qualche giorno fa, davanti palazzo Marino, il comune della città: un gruppo di giovani, e sottolineo giovani, attivisti di estrema sinistra hanno protestato e si sono scontrati con la Polizia perché è stato sgomberato l’immobile di proprietà privata che loro occupavano usandolo mo’ di centro sociale, o di covo dove ritrovarsi. Lascio perdere tutta la morale sul rispetto che dobbiamo portare alle forze dell’ordine e sul dovere di non abusare dei nostri diritti inalienabili, come quello di manifestare sempre. Vorrei soffermarmi sulla reazione da bambino viziato che hanno avuto i ragazzi di quel movimento. Quando l’ho letto sul giornale mi scappava da ridere perché la scena ricorda quella di un bambino a cui dai tanto, che viene viziato dai propri educatori e che poi, questi ultimi, da un giorno ad un altro decidono di raddrizzargli la schiena tutto d’un colpo.
Gli educatori del caso, vedi il sindaco Pisapia, da ultimo si sono anche trovati costretti ad un retrofront, visto che anch’essi fanno parte di quel partito o movimento ideologico per il quale quei delinquentelli giovinastri avevano fatto macello in piazza. Io, oltre a dissociarmi da quella manifestazione di grottesca prepotenza firmata da nullafacenti figli di papà, mi dissocio del tutto da quel modo di pensare e quindi di pretendere varie concessioni, come in questo caso quella di occupare illegalmente una proprietà privata. Vivremo nella bambagia, saremo più viziati rispetto a come lo erano i nostri genitori, e questo non dipende da noi, ma è doveroso distinguere tra una parte di giovani che, ammessi tutti i propri difetti, fanno di tutto per almeno vivere nella legalità senza avanzare pretese del tutto fuori proporzione.
La parte “rasta e fricchettona” dei miei coetanei, più o meno vicini” sono il contrario: i pretendenti per partito preso, i manifestanti perché la legge glielo consente, gli intoccabili perché di sinistra, quelli sempre nel giusto perché “hanno le palle di metterci la faccia”. Io mi dissocio, non pretendo, manifesto scrivendo su un blog, non sono di sinistra e ci metto il mio intelletto, non il mio viso. Anche grazie a tutto questo non credo di far parte dei bamboccioni di cui tanto si parla facendo di tutta l’erba un fascio.
0 commenti:
Posta un commento