"Le mie idee, uno schermo e una tastiera sono per me come i capelli di Sansone. Privatemene e diventerò indifeso".

La dignità e la libertà. Per me vanno a braccetto.

, by Yoga

Argomento spesso trattato negli ultimi due anni è quello della dignità delle donne e il loro rispetto in quanto tali. Mi domando se l’impostare articoli di giornali e trasmissioni televisive su quest’argomento non ne scalfisca la serietà. Pare che non sia scontato il rispetto verso il sesso femminile e pare che quest’ultimo sia visto davvero come la parte debole, tra le due. 
Non è scontato perché se devo mettere al corrente gli uomini italiani che le rispettive mogli sono portatrici di interessi che vanno rispettati, allora forse siamo rimasti alla Sicilia di decenni fa, o forse siamo solamente un paese occidentale ma oramai islamico. 
Sapendo, pero’, che né la Sicilia è rimasta quella di anni e anni fa e né che l’Occidente si è islamizzato, sono propenso a credere che questo famigerato rispetto per le donne sia semplicemente uno strumento nelle mani di portatori di interessi. Uno strumento che può aiutare molto, in quanto, se usato da populisti veri, può muovere masse enormi di ignoranti. E l’ignoranza non è mai giustificabile, anzi è una colpa, a detta di Vittorio Sgarbi. 
Ho precisato, all’inizio di questo mio pensiero, che in particolare da due anni si fa spesso riferimento alla questione del rispetto delle donne. In coincidenza, o poco precedentemente, all’inizio del clamoroso caso politico-giudiziario chiamato Ruby gate che vede coinvolto il Cavaliere Berlusconi. 
Ovviamente non mi addentro nei particolari giurisdizionali del processo, né di come siano state svolte le indagini, vorrei piuttosto soffermarmi su come siano state considerate l’intero gruppo di frequentatrici di Arcore. In pratica delle donne mature e mediamente provviste di cervello sono state fatte passare per idiote totali soggiogate dal potente di turno, guarda caso il sopracitato Berlusconi. 
E’ stupefacente come gli stessi idealisti che hanno chiamato queste signorine “escort” e che le hanno guardate con disprezzo, poco dopo ed in altre sedi si siano eretti come massimi difensori della libertà-dignità femminile. 

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