Sosteniamo il procuratore Zuccaro: magistrato di logica e buon senso
Impazzano i fautori dell'accoglienza indiscriminata di immigrati che clandestinamente, con flussi di dimensioni enormi, si imbarcano dalla Libia per approdare sulle coste italiane. Impazzano soprattutto oggi, sopratutto dopo le parole del procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, il quale ha affermato che esistono indizi, non prove, sulla scarsa filantropia di alcune Ong, le quali soccorrono in modo sospetto le imbarcazioni di fortuna su cui viaggiano gli immigrati.
Trattasi di una serie di indizi, di informazioni raccolte anche dai media italiani sulle operazioni di salvataggio condotte da certe Ong che gettano ombre sul loro operato, essendo sospetto il modus operandi con cui traggono in salvo gli immigrati sui gommoni. A Trapani, addirittura, si indaga su una Ong che pare sia corsa in aiuta di un gruppo di migranti senza aver ricevuto alcun avviso dalle autorità italiane. Il reato penale in questione è il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Non è certo questa la sede per fare ipotesi o muovere accuse: me ne guarderei bene. La questione fondamentale, e su cui chiunque ha il diritto di esprimersi, riguarda la situazione assurda e fuori controllo che si è creata attorno al fenomeno dell'immigrazione clandestina di massa. Tale situazione, o addirittura tale cortocircuito, è evidentemente ingigantita da chi, anche se per scopi umanitari, si limita a trarre in salvo chiunque sbarchi, e da qualunque posto lo faccia, senza porsi la benché minima domanda sulle conseguenze che possono avere questi aiuti indiscriminati, incontrollati (quindi non facenti pare di un serio ed elaborato piano d'assistenza) che, è di tutta evidenza, incrementano le partenze e le tragedie che poi avvengono nel Mediterraneo. La logica ci dice che un fenomeno dalle dimensioni bibliche e del tutto incontrollato come questo, crea un terreno fertile per chi voglia arricchirsi sfruttando la tragica situazione degli immigrati intenzionati a partire.
Nessuno ha mai detto che gli immigrati sui gommoni vadano lasciati annegare: anzi, tutt'altro. Ma il sempre crescente numero di persone che approdano sulle nostre coste, e di soggetti anche privati che si impegnano in tali operazioni, ha trascinato questa situazione nell'anarchia più totale. Anarchia che non si manifesta solo nel modo disordinato con cui vengono salvati e poi portati in Italia, bensì anche nelle condizioni e nei modi con cui vengono accolti e mantenuti nel Belpaese. E' di ieri sera l'incresciosa vicenda capitata ad una inviata di Matrix, il programma condotto da Nicola Porro, la quale, mentre portava a compimento il suo servizio notturno sugli immigrati che dormono alla stazione Termini di Roma, è stata aggredita di uno di questi ultimi e si è dovuta rifugiare in macchina. Ed è invece di qualche giorno fa il blitz delle forze dell'ordine alla stazione Centrale di Milano durante il quale sono stati fermati e portati in questura decine di immigrati che bighellonavano in quella zona dedicandosi al compimento di piccoli reati, come quando alcuni di questi ultimi avevano aggredito dei militari nel tentativo di impossessarsi dei loro fucili.
Lo dico da tempo, ed oggi è necessario ripeterlo: in Italia non esiste una serie politica d'accoglienza e di inclusione, per il semplice motivo che non esistono risorse per assorbire nel tessuto sociale italiano chi arriva dall'estero, con la sola conseguenza di abbandonare queste persone ai margini della società, garantendogli una paghetta giornaliera che consiste (anche) in uno schiaffo ai milioni di italiani poveri.
Dovremmo criminalizzare il procuratore Zuccaro per delle parole di puro buon senso? Al contrario: è nostro dovere sostenere un magistrato che, in mezzo a mille inghippi, tenta di fare il suo lavoro ragionando, prima di tutto, secondo logica e buon senso.
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