Se il veganesimo è solo una moda.
La tua vita ha uno scopo se hai una meta da raggiungere, se hai qualcosa da fare, attività che riempiono le tue giornate, che esse ti portino a fine mese uno stipendio enorme o uno stipendio misero. L'importante è avere qualcosa per cui alzarsi la mattina e andare a letto la sera (possibilimente stanchi). La noia, dovuta al troppo tempo libero che inevitabilmente non sai più come riempire, genera depressione, perché è come se vedessi gli altri vivere la propria vita mentre te, appoggiato alla porta di entrata di un bar qualsiasi, li guardi andare avanti e indietro, fare e disfare, distruggere e ricostruire.
L'attivismo vegano (i vegetariani non li considero perché sono meno estremisti, quindi fanatici) ha questo scopo: rendere interessante la vita di coloro che fanno parte di quel gruppuscolo. Esattamente come il capannello di invasati che si era formato sotto Radio 24 a Milano per tentare di agguantare Cruciani e lisciargli il pelo. Motivo di tanta rabbia? Il conduttore de La zanzara li stava prendendo per il culo da tempo portando in studio un coniglio morto (di quelli che si trovano al supermercato già bell'e puliti), un agnello che sarebbe stato ucciso e macellato, e un paio di salami. Della serie, sono seriamente convinto che della carne non possa fare a meno e vi spiattello la mia idea davanti, che vi stia bene o no. E comunque è noto che il lavoro di conduttore radiofonico preveda la provocazione continua, perenne e anche pesante. La reazione di quel gruppetto di vegani (per altro sostenuti da altre decine di vegani che esaltavano quelle gesta durante La zanzara) è stata palesemente assurda e ridicola, coprendo di ridicolo la loro stessa idea di base, la loro convinzione per la quale erano arrivati fin lì sotto, ovvero l'idea che gli animali debbano essere tutelati come gli esseri umani (io le zanzare continuo a schiacciarle, le persone fastidiose invece non le investo), che rispettarli significhi non ucciderli per mangiarli e che chiunque sia contrario a questa ideologia è un pazzo criminale. Oddio, a parer mio non c'era bisogno che tentassero un linciaggio ai danni di un giornalista per capire di che pasta fossero fatti, ed è bastata infatti l'intervista doppia che Le iene hanno fatto a Cruciani e ad un attivista vegano. Quest'ultimo ha esplicitamente detto che se sua madre potesse salvarsi solo utilizzando farmaci testati su animali, e lei decidesse di salvarsi la pelle utilizzandoli, lui smetterebbe di considerarsi suo figlio. E' per questo che all'inizio parlavo di dare un senso alla propria vita, di aver bisogno di avere qualcosa per cui alzarsi la mattina e andare a letto la sera. Queste persone, fondamentalmente vuote e ignoranti e intolleranti, hanno trovato la loro stella cometa nel veganesimo e nella diffusione di tale stile di vita spacciandolo per legge, per qualcosa che deve essere accettato, pena il linciaggio fisico o mediatico ovunque tu ti trovi.
Mi ricordano i fannulloni che, all'ottavo anno di scuole superiori, organizzavano manifestazioni, eventi, lezioni sul cambiamento climatico e sulla sessualità (finendo per dirci solo che tutti gli uomini, anche i vecchi, si alzano la mattina con una tenda canadese al posto del pigiama), talvolta minacciavano di occupare la scuola perché il preside aveva leso qualche loro diritto del cazzo, scordandosi di aver perso anche il diritto di parola dopo non aver ottemperato al dovere di tacere in caso di manifesta stupidità. Il famoso scopo nella propria vita. Ma qualcuno che tiri le redini a questi ciuchini, o gli tiri direttamente le orecchie, ci vuol sempre, e una volta era il preside della scuola, a questo giro invece è stato Cruciani.
Il loro disfattismo e la loro sguaiataggine si commentano da soli. Il merito di Giuseppe Cruciani consiste nell'aver evidenziato queste loro caratteristiche grottesche che rischiavano di rimanere nell'ombra perché il mondo è pieno di soggetti tristi bisognosi di avere un scopo nella vita, appunto la diffusione del veganesimo, divenendo apostoli di qualche coglione che si nutre di radici, erba e funghetti allucinogeni.
Avrei ancora molto da dire ma la chiudo qui. Il concetto di pare chiaro.
Pane e mortadella mi aspetta.
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