Questa immigrazione ci annienterà
L'Austria è l'ennesimo paese europeo che sta costruendo un muro sul proprio confine per scongiurare un'invasione di migranti clandestini. Invasione di cui l'Italia è già vittima da qualche anno.
In Francia i clandestini proveniente dall'Italia vengono lasciati a scaldarsi (o raffreddarsi, dipende dalla stagione) sugli scogli di Ventimiglia, ed è il caso di ricordare che fu l'ex premier francese Sarcozy a dare inizio ai bombardamenti contro Gheddafi che lo hanno fatto cadere gettando la Libia nel caos. Hanno una bella faccia tosta, ma sanno portarla.
In Ungheria sappiamo che da diversi mesi il governo ha comandato la costruzione di un muro di filo spinato che impedirà ai clandestini che si muovono via terra di passare il confine, entrando illegalmente nel territorio ungherese. Quei fili spinati ci ricordano i campi di concentramento? Forse, ma oggi chi è all'interno della recinzione ringrazia chi l'ha costruita.
I paesi del nord, come la Svezia e la Norvegia, hanno deciso di riportare a casa loro un massiccio numero di migranti clandestini. Con le buone, come la Norvegia che regala una somma di denaro agli ospiti indesiderati che riprendono la via di casa, o con le cattive, come la Svezia che ne riporterà in Africa ottantamila per via aerea.
L'Italia cazzeggia, invece. Nonostante il governo Renzi abbia sotto gli occhi i provvedimenti anti-immigrazione clandestina che tutti gli altri paesi stanno adottando, nonostante siano ancora sette i milioni di poveri presenti in Italia, nonostante non esista lavoro per gli stessi italiani e nonostante il rischio che su quelle bagnarole proveniente dalla Libia si nascondano dei terroristi islamici, si continua a favorire l'immigrazione selvaggi di clandestini che si è ormai trasformata in un'invasione.
Non ci sono le risorse per assorbire le decine di migliaia di persone che sbarcano sulle nostre coste, poiché per farlo dovremmo poter mettere a loro disposizione un lavoro sicuro, così che essi possano mantenersi dignitosamente. La paghetta di trentacinque euro al giorno cadauno, che il governo dà a tutti i clandestini indistintamente, è una forma imbarazzante di assistenzialismo fine a sé stesso.
I confini esistono per essere rispettati, non valicati da chiunque accampando la scusa delle condizioni misere cui versano molti paesi nel mondo. Sarebbe l'anarchia più completa se ciò accadesse, e questa linea è stata già passata da un pezzo. Anarchia è sinonimo di caos, dove ognuno fa i propri interessi fregandosene del resto. Proprio come è accaduto con la vicenda di Mafia Capitale. Possibile che non si resca a capire?
Non passa giorno in cui i servizi segreti di qualche paese occidentale (tranne che i nostri, boh, chissà perché) non ci avvertano che sui "barconi della morte" possono annidarsi dei terroristi islamici. Ieri sono stati arrestati una mezza dozzina di loro, nel Nord Italia, e dalle intercettazioni delle loro conversazioni è venuto fuori che stavano per compiere un attentato nel nostro paese. Dobbiamo far nascere una Molenbeek a Roma e subire un attentato terroristico per capire il rischio a cui ci stiamo volontariamente esponendo?
La verità è che chi ci governa è politicamente corretto, terzomondista e vile. Tutte caratteristiche che non permettono di tutelarci da alcune situazioni che finiranno per imporsi sulla nostra vita, snaturandola e privandola della sua storia.
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