Il piagnisteo insopportabile a favore del ddl Cirinnà.
In Occidente l'omosessualità non è intollerata, è semplicemente considerata un fenomeno particolare (perché avvenga il contrario c'è bisogno di tempo, e di ciò nessuno ha colpa). Al contrario in Medio Oriente, nelle teocrazie islamiche, l'omosessualità costituisce reato punibile con la pena capitale. Nell'Iran di Rouhani innumerevoli sono state le impiccagioni di gay colpevoli di esser omosessuali. Questa breve premessa per dire che non è questa parte di mondo ad essere pregiudizialmente avversa al fenomeno dell'omosessualità. La realtà che ci circonda pare però confermare il contrario.
Il ddl Cirinnà che a breve diverrà legge prevede l'unione civile anche per persone dello stesso sesso e una particolare forma di adozione di bambini da parte di questi ultimi chiamata stepchild adoption, ovvero adozione del figlio da parte del partner. E' evidente che la parte di questa legge riguardante l'unione civile miri ad assicurare alcuni diritti sacrosanti anche alle coppie omosessuali, tanto per evitare casi grotteschi come quello di Lucio Dalla e del suo compagno, il quale, alla morte del cantante, non potè godere di alcuni diritti derivanti dal rapporto che li legava dopo aver condiviso con lui l'intera vita. E che si chiami unione civile o pinco pallino, l'essenziale è che di quei diritti loro possano godere. Il solito discorso non si può fare però per le adozioni da parte di coppie con partner dello stesso sesso, perché se fino ad ora ho parlato di diritti sacrosanti, è evidente che diventar genitori non rientri in tale categoria. Un soggetto single non ha diritto di diventar genitore, poiché al massimo ne avrà la possibilità se incontrerà una donna che vorrà diventar mamma. Così una coppia formata da due uomini o due donne non può procreare perché la natura non glielo permette, e quindi non esiste diritto a diventar genitori, come neanche (in questo caso) la possibilità. Se ciò avviene comunque tramite un utilizzo smodato di scienza e tecnologia, l'unico fine che viene perseguito riguarda l'appagamento del desiderio di genitorialità della coppia. La questione si esaurisce qui, e non mi pare di aver fatto proclami contro i gay e a favore dell'omofobia. Mi sono limitato a ragionare secondo logica.
Ebbene, per molti io sono tacciabile di omofobia. Per molti io sono una specie di razzista che odia gli omosessuali e si batte per vederli infelici e ghettizzati chissà dove. A sentire quella che si definisce "la società civile" l'Italia è ad oggi un paese intollerante verso i gay perchè non acconsente a qualsiasi pretesa loro avanzino, quando la verità è che, nonostante tutta la buona volontà, sarai sempre in difetto secondo loro finché non chinerai il capo annuendo ad oltranza.
Ho detto all'inizio, e ripeto, che sembra che noi siamo l'Iran di Rouhani, con le comunità Lgbt che fanno le vittime in tivù formulando accuse imbarazzanti contro l'interlocutore che si permette di obiettare a ciò che loro sostengono. La campagna di delegittimazione di cui furono vittime Dolce e Gabbana (che oltre ad essere due famosi stilisti sono due gay) per aver affermato, in sostanza, che una coppia omosessuale non può aver figli, la dice lunga.
La realtà è contraria a quella che ci viene quotidianamente presentata dagli omosessuali faziosi e dalle comunità Lgbt. Sì, contraria perché i veri intolleranti sono loro, i violenti (anche se solo a parole) sono loro, gli illiberali sono loro (negandoti la libertà di essergli avverso), che hanno trasformato un orientamento sessuale in lobby partitica la quale è portatrice di interessi superiori per definizione, e quindi intoccabile.
Questa logica autolesionista si affianca all'altra non meno devastante dell'accoglienza indiscriminata degli stranieri. Sono entrambi due modi di affrontare un fenomeno (o di non affrontarlo affatto, finendo per esserne sopraffatti) all'insegna del politicamente corretto e che quindi guarda alla forma e non alla sostanza. E la sostanza è che così abbiamo imboccato la via che porterà alla totale distruzione (o al radicale mutamento) della nostra società, che fino a prova contraria ha radici giudaico-cristiane e fonda la propria sopravvivenza sulla procreazione che avviene dall'incontro di un uomo con una donna.
Che si prendano i diritti (quindi non i bambini), così che poi la smettano con questi piagnisteo da salotto tivù.
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