L'islam è il nuovo nazismo: dobbiamo difenderci combattendo.
Il Giornalista Collettivo ci ha detto che il massacro avvenuto in California in un centro per disabili ad opera di due musulmani, dove hanno perso la vita quattordici persone, è dovuto al libero accesso all'acquisto alle armi che le persone hanno negli Stati Uniti. Tuonano dalle pagine di Repubblica che questa libertà eccessiva caratterizzante l'Occidente capitalista e liberale è la causa di tutti i mali, un po' come quando tentano di dirci che lo Stato Islamico è una creazione occidentale: noi dobbiamo addossarci le colpe di tutto ciò che accade nel resto del mondo.
Il presidente Obama si scaglia, pure lui, contro la libera vendita delle armi nel suo paese, sottintendendo quindi che il jihad non abbia niente a che fare con la carneficina californiana. Il Giornalista è stato chiaro: si deve esser cauti ad utilizzare la parola "terrorismo", e si deve addirittura evitare di utilizzare "islamico". Il motivo è chiaro: evitare di guardare la realtà per quella che è.
Mi è stato insegnato che una guerra o la combatti o la subisci finendo per soccombere al nemico, e quest'ultimo farà di te cosa riterrà più opportuno. Se gli Stati Uniti non avessero deciso di intervenire militarmente in Europa per liberarci dal nazifascismo, adesso forse gli ebrei sarebbero scomparsi dalla faccia della terra, parleremmo tutti il tedesco e saremmo privi di diritti di cui oggi godiamo e che riteniamo indispensabili e scontati. Ci fu chi, insomma, affrontò la realtà per quella che era, si tirò su le maniche e si rese disponibile a sopportare ingenti perdite per il raggiungimento di uno scopo superiore che possiamo tradurre nel diritto alla vita e alla libertà. Provate a pensare cosa sarebbe accaduto se Roosvelt, anziché affrontare Hitler, si fosse limitato a definirlo un pazzoide, se avesse deciso di non inviare le forze statunitensi in Europa, o se avesse deciso di combattere il nazismo aumentando un po' la sicurezza nel proprio paese e incrementando gli investimenti nella cultura. Pensate cosa sarebbe accaduto se Roosvelt, anziché allearsi con Stalin avesse storto il naso dicendo che non poteva accettare di allearvisi per combattere il nazismo. Pensate insomma se si fosse comportato come il nostro Renzi o come Obama. Oggi noi non saremmo qui.
L'islam è il nuovo nazismo, il Corano è una sorta di Mein Kampf dove si comanda ai fedeli islamici di invadere, di sottomettere e di uccidere, con particolare attenzione verso alcune categorie di persone, tra cui ebrei e cristiani. L'islam, come il nazismo, non prevede molte libertà di cui oggi noi godiamo, prevede la pena di morte e la totale sottomissione della donna all'uomo, quindi non contempla la parità di diritti tra sessi che invece rappresenta per noi una storica conquista di libertà e civiltà. Il musulmano che nega tutto questo, o non lo mette in pratica, o è un bugiardo o non è un buon musulmano. Noi però dobbiamo fare i conti con la gran parte del mondo islamico che invece pone al centro della propria vita il Corano prendendo come esempio le gesta di Maometto.
Da queste persone, da questa ideologia, noi dobbiamo difenderci combattendo.
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