La censura di "Poop-Hoolista". Dai Fedez, basta cazzate.
Non so se l'innalzamento del limite del pagamento in contanti da mille a tremila euro incoraggi l'evasione, tendo però a non considerare gli italiani un branco di criminali evasori, come mi rifiuto di etichettare Roma come città nelle mani della mafia. Son tutti argomenti troppo seri e pallosi per il sottoscritto.
In opzione abbiamo la manifestazione del Carroccio tenutasi a Bologna l'altro giorno, la presenza sul palco della Meloni e di Berlusconi, e l'evidente ricompattamento del centrodestra. Troveranno un programma in comune? Saranno efficaci contro il Renzi? Alcuni dicono di sì, altri di no. E sai che novità. Guardo Ballarò e oltre all'argomento evasione (che ho appena scelto di scartare) il conduttore Giannini decide di discutere della presenza nella piazza verde di Bologna dei cori "Duce!Duce!Duce!". E' questa la nuova destra? Che orrore, dicon loro, la sinistra in studio, eppure dall'altra parte c'erano i centri sociali che, dopo aver sabotato un tratto di alta velocità che passa per Bologna (missione compiuta caro Erri De Luca), hanno creduto fosse giusto agitare in aria i rasta tentando di impedire la manifestazione. Unico risultato: le forze dell'ordine li hanno caricati. Ancora: sai che novità.
Sfogliamo un'altra pagine di giornale. Ah sì, lo scandalo degli appartamenti in cui vivono i cardinali. Bertone sta in un appartamento di trecenti metri quadrati. Il Papa in uno di cinquanta. Il cardinale spende quattrini in abiti da sartoria. Il Papa non so, forse va a giro in mutande. Il cardinale non si espone sull'argomento migranti. Il Papa sì, vorrebbe abbracciarli tutti. Toh, punto in comune, nessuno dei due li ha accolti in casa propria. Ma Bergoglio è giustificato: abita in un buco di appartamento!
Un momento, forse ci siamo! Il Ministero dello Sviluppo ha censurato la copertina dell'album di Fedez dal titolo "Pop-Hoolista", ritraente il rapper a quattro zampe mentre vomita arcobaleno e un poliziotto a cavallo che sta per manganellarlo. L'articolo 14 del decreto legislativo n.30 del 2005 precisa che "non possono costituire oggetto di registrazione come
marchio d'impresa i segni contrari alla legge, all'ordine pubblico o al
buon costume". Tutto questo non impedirà comunque all'album di Fedez di essere acquistato dai suoi fan, però il rapper tiene molto a pubblicare sui social un video in cui, nudo con tatuaggi in vista, dice ridacchiando che questa decisione del Ministero "a esser buoni, ha il sapore dell'ottusità retrograda e, a voler essere maliziosi, puzza di censura". Non è bastata la precisazione del ministero a placare le accuse di
censura, che hanno riportato alla mente gli storici stop, da parte della
Rai, a brani come Dio è morto di Francesco Guccini o 4 marzo 1943 di
Lucio Dalla. Figurati se Fedez che si fa ventun grammi di felicità può sottostare alle regole che misero in discussioni le canzonette di dilettanti come Guccini e Dalla.
Ma io aspettavo proprio una notizia di questo genere, adesso sono felice, soddisfatto, perché i veri problemi di tutti noi riguardano le cazzate che riempiono le giornate di Fedez.
Odio la rissa politica, nonostante non possa sottrarmi alla mia natura, e ringrazio il Cielo che esista una persona come Fedez che ci dà i suoi scoop. Finalmente tutti potremo essere d'accordo su un concetto: Fedez, smetti di dire cazzate.
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