Altro che libertà di pensiero, Erri De Luca ha commesso un reato e merita la galera!
Gli otto mesi a Erri De Luca hanno suscitato indignazione, i garanti della libertà di pensiero e di parola hanno lanciato il solito idiota hashtag su Twitter così da formare una catena di solidarietà verso lo scrittore No Tav.
Erri De Luca è infatti contro la costruzione della Tav in Val di Susa, e fin qui non sorgono problemi, i quali invece vengon fuori quando egli dichiara all' HuffPost che il sabotaggio della Tav è necessario, che l'uso delle cesoie lo è altrettanto perché servono per tagliare le reti, ed infine, ridacchiando, che le molotov trovate nella macchina di due giovani arrestati sono roba da poco, secondo lui non materiale terroristico.
Essendo io notoriamente ignorante, non sono in grado di riconoscere un'arma terroristica da una non terroristica, ovvero una che terrorizza le persona da una che non le terrorizza. Personalmente però mi vien da dire che una molotov non riscuote la mia simpatia, pur essendo consapevole che una bomba atomica farebbe più danni. Se lo scritto De Luca è davvero convinto che l'utilizzo delle molotov nella protesta contro la Tav meriti una risatina, magari potrebbe provare ad utilizzarle contro la sua automobile o sulla propria abitazione godendosi lo spettacolo a distanza ravvicinata. Dopodiché sarò curioso di sapere se la sua opinione in merito è cambiata o no. Per quanto riguarda invece l'utilizzo delle cesoie per tagliare le reti così da assicurarsi il disfacimento del progetto di costruzione della No Tav, De Luca o vive sulle nuvole o è davvero convinto che oggigiorno sia ancora permesso farsi giustizia da soli. E' evidente che coloro che utilizzeranno le cesoie con tal fine andranno incontro all'ira delle forze dell'ordine che, armate di manganello, meneranno i teppistelli. L'utilizzo del manganello può provocare su chi riceve le legnate dolore fisico e ferite: e che ci vuoi fare, sono convinto che mamma e babbo gli avevano detto di non andare a fare il delinquente in Val di Susa. In tutto questo non trovo alcuna stortura: i delinquenti esistevano ed esisteranno per sempre, per fortuna che c'è chi si prende la briga di renderli innocui. Il nocciolo della questione sta nel fatto che una persona dai capelli bianchi e provvisto di una certa cultura come De Luca appoggi ed inciti i giovani a commettere reati.
Perché ciò che il nostro scrittore elogia durante l'intervista all'HuffPost è appunto la commissione di reati, come l'utilizzo di molotov durante una manifestazione o l'eseguire atti vandalici su proprietà altrui, come in effetti accade da ormai molto tempo in Val di Susa. Non mi pare difficile capire che siamo al di fuori della libertà di pensiero e di opinione essendo entrati nella così detta istigazione a delinquere. E gli otto mesi sono più che giusti per tale reato, come infatti è previsto dal nostro codice penale all'articolo 414.
L'aspetto geniale e simpatico di tutta questa faccenda è che i No Tav del Fatto Quotidiano che ovviamente difendono De Luca, tre anni fa commentavano ridacchiando la condanna a quattordici mesi di carcere di Alessandro Sallusti per omesso controllo di un articolo ritenuto diffamante. "E' stata semplicemente applicata la giustizia", commentava Barbacetto durante la conferenza stampa di Sallusti.
Ed è qui che pur io mi sciolgo in una risata liberatoria, perché mi accorgo che l'Italia potrà anche essere riformata da cima a fondo dal Renzi di turno, ma finché certe persone continueranno ad avere la faccia come il culo e ad esibirla e ad essere idolatrati, ogni altra cosa sarà superflua.
Erri De Luca è infatti contro la costruzione della Tav in Val di Susa, e fin qui non sorgono problemi, i quali invece vengon fuori quando egli dichiara all' HuffPost che il sabotaggio della Tav è necessario, che l'uso delle cesoie lo è altrettanto perché servono per tagliare le reti, ed infine, ridacchiando, che le molotov trovate nella macchina di due giovani arrestati sono roba da poco, secondo lui non materiale terroristico.
Essendo io notoriamente ignorante, non sono in grado di riconoscere un'arma terroristica da una non terroristica, ovvero una che terrorizza le persona da una che non le terrorizza. Personalmente però mi vien da dire che una molotov non riscuote la mia simpatia, pur essendo consapevole che una bomba atomica farebbe più danni. Se lo scritto De Luca è davvero convinto che l'utilizzo delle molotov nella protesta contro la Tav meriti una risatina, magari potrebbe provare ad utilizzarle contro la sua automobile o sulla propria abitazione godendosi lo spettacolo a distanza ravvicinata. Dopodiché sarò curioso di sapere se la sua opinione in merito è cambiata o no. Per quanto riguarda invece l'utilizzo delle cesoie per tagliare le reti così da assicurarsi il disfacimento del progetto di costruzione della No Tav, De Luca o vive sulle nuvole o è davvero convinto che oggigiorno sia ancora permesso farsi giustizia da soli. E' evidente che coloro che utilizzeranno le cesoie con tal fine andranno incontro all'ira delle forze dell'ordine che, armate di manganello, meneranno i teppistelli. L'utilizzo del manganello può provocare su chi riceve le legnate dolore fisico e ferite: e che ci vuoi fare, sono convinto che mamma e babbo gli avevano detto di non andare a fare il delinquente in Val di Susa. In tutto questo non trovo alcuna stortura: i delinquenti esistevano ed esisteranno per sempre, per fortuna che c'è chi si prende la briga di renderli innocui. Il nocciolo della questione sta nel fatto che una persona dai capelli bianchi e provvisto di una certa cultura come De Luca appoggi ed inciti i giovani a commettere reati.
Perché ciò che il nostro scrittore elogia durante l'intervista all'HuffPost è appunto la commissione di reati, come l'utilizzo di molotov durante una manifestazione o l'eseguire atti vandalici su proprietà altrui, come in effetti accade da ormai molto tempo in Val di Susa. Non mi pare difficile capire che siamo al di fuori della libertà di pensiero e di opinione essendo entrati nella così detta istigazione a delinquere. E gli otto mesi sono più che giusti per tale reato, come infatti è previsto dal nostro codice penale all'articolo 414.
L'aspetto geniale e simpatico di tutta questa faccenda è che i No Tav del Fatto Quotidiano che ovviamente difendono De Luca, tre anni fa commentavano ridacchiando la condanna a quattordici mesi di carcere di Alessandro Sallusti per omesso controllo di un articolo ritenuto diffamante. "E' stata semplicemente applicata la giustizia", commentava Barbacetto durante la conferenza stampa di Sallusti.
Ed è qui che pur io mi sciolgo in una risata liberatoria, perché mi accorgo che l'Italia potrà anche essere riformata da cima a fondo dal Renzi di turno, ma finché certe persone continueranno ad avere la faccia come il culo e ad esibirla e ad essere idolatrati, ogni altra cosa sarà superflua.
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