Controcorrente sul femminicidio.
La depressione post vacanze e lo smaltimento di pranzi e sbronze è passata.
Sono lucido più di prima.
Ogni tanto un uomo ha bisogno d'esagerare, del tipo avere ricordi frammentati degli ultimi due giorni, in particolar modo delle ultime due serate.
In effetti leggendo i miei tweet, che pazientemente +Claudia Sirchia ha collegato a questo blog, si può intuire che spesso il sabato mattina ho ricordi leggermente confusi.
Siamo la vera generazione perduta, altro che quella di cui parlava Hemingway!
Ad ogni modo, accantonando queste considerazioni poche sagge da pubblicare on line, ho aperto il giornale stamattina e mi sono imbattuto nuovamente sul termine femminicidio.
L'uccisione di una donna da parte di un uomo è reato ritenuto istintivamente più odioso di altri perché è chiaro che in questo caso chi commette il reato si è fatto forza di una superiorità fisica che ha verso la vittima.
Si deve combattere a più non posso il crimine, esatto, il crimine in generale però, altrimenti se si destinano di maggiore attenzione i reati che hanno come vittime solo una categoria di esseri umani, se si fa questo, il tutto può anche puzzare di discriminazione.
Voglio dire, se ci impegnassimo nella ricerca potremmo trovare molte categorie di persone vittime di soprusi particolari, eppure nessuna forza politica si sogna di proporre una legge a tutela solo di questa specifica categoria.
Ve lo dico io cosa ci vuole in questo paese, pene dure, molto più dure di quelle attuali.
Pene che assicurino l'ergastolo ad una assai più ampia categoria di criminali, quali gli assassini in primis e sicuramente anche gli stupratori.
Si deve indurire le pene e soprattutto assicurarsi che i delinquenti le scontino pienamente.
Kabobo ha ammazzato tre persone a picconate ed ha preso vent'anni? Mi sembra una barzelletta. Senza contare che non li sconterà tutti manco se scendesse il Padre eterno in persona.
Sentii al tg4 qualche tempo fa che un ex fidanzato ha accoltellato la sua ex partner senza però ucciderla, è stato arrestato e liberato dopo pochi giorni e, appena uscito, è andato a finire il lavoro lasciato a metà. Roba come ventidue coltellate inferte sull'uscio di casa.
E' inutile fare slogan tanto per apparire carini e preoccupati per le innocenti vittime che ogni giorno ci rimettono le penne o anche solo la libertà di vivere serenamente, ripeto, basta solamente indurire le pene ed assicurarsi che i condannati le scontino interamente senza poter godere di stupidi privilegi dati ad occhi chiusi grazie ad una buona condotta che chiunque terrebbe dentro una cella.
Dateci un taglio col populismo.
Sono lucido più di prima.
Ogni tanto un uomo ha bisogno d'esagerare, del tipo avere ricordi frammentati degli ultimi due giorni, in particolar modo delle ultime due serate.
In effetti leggendo i miei tweet, che pazientemente +Claudia Sirchia ha collegato a questo blog, si può intuire che spesso il sabato mattina ho ricordi leggermente confusi.
Siamo la vera generazione perduta, altro che quella di cui parlava Hemingway!
Ad ogni modo, accantonando queste considerazioni poche sagge da pubblicare on line, ho aperto il giornale stamattina e mi sono imbattuto nuovamente sul termine femminicidio.
L'uccisione di una donna da parte di un uomo è reato ritenuto istintivamente più odioso di altri perché è chiaro che in questo caso chi commette il reato si è fatto forza di una superiorità fisica che ha verso la vittima.
Si deve combattere a più non posso il crimine, esatto, il crimine in generale però, altrimenti se si destinano di maggiore attenzione i reati che hanno come vittime solo una categoria di esseri umani, se si fa questo, il tutto può anche puzzare di discriminazione.
Voglio dire, se ci impegnassimo nella ricerca potremmo trovare molte categorie di persone vittime di soprusi particolari, eppure nessuna forza politica si sogna di proporre una legge a tutela solo di questa specifica categoria.
Ve lo dico io cosa ci vuole in questo paese, pene dure, molto più dure di quelle attuali.
Pene che assicurino l'ergastolo ad una assai più ampia categoria di criminali, quali gli assassini in primis e sicuramente anche gli stupratori.
Si deve indurire le pene e soprattutto assicurarsi che i delinquenti le scontino pienamente.
Kabobo ha ammazzato tre persone a picconate ed ha preso vent'anni? Mi sembra una barzelletta. Senza contare che non li sconterà tutti manco se scendesse il Padre eterno in persona.
Sentii al tg4 qualche tempo fa che un ex fidanzato ha accoltellato la sua ex partner senza però ucciderla, è stato arrestato e liberato dopo pochi giorni e, appena uscito, è andato a finire il lavoro lasciato a metà. Roba come ventidue coltellate inferte sull'uscio di casa.
E' inutile fare slogan tanto per apparire carini e preoccupati per le innocenti vittime che ogni giorno ci rimettono le penne o anche solo la libertà di vivere serenamente, ripeto, basta solamente indurire le pene ed assicurarsi che i condannati le scontino interamente senza poter godere di stupidi privilegi dati ad occhi chiusi grazie ad una buona condotta che chiunque terrebbe dentro una cella.
Dateci un taglio col populismo.
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