Tradimento 2.0
Ho sentito nella voce di Berlusconi che annunciava il voto a favore del governo la pesantezza di chi ha dovuto piegarsi al tradimento del proprio figlio adottivo, al tradimento di colui su cui aveva riposto molta fiducia e molta speranza. Ho letto nella foto di Berlusconi con la mano sulla fronte tutto il disagio e la delusioni di chi ha subito per troppe volte in non molti anni diversi tradimenti, tutti ad opera di persone cresciute sotto la sua ala protettiva, ala robusta ma destinata a spezzarsi.
Cancellando per un attimo la crisi e i disagi che si porta appresso, raffigurando davanti ai miei occhi la ventina, se non di piu, di parlamentari che hanno voltato le spalle a B, non riesco a veder altro che un gruppo di ingrati che devono le proprie fortune solo a lui, ma che non sanno cosa voglia dire essere grati e rispettare la gerarchia partitica che ha sempre permesso a loro di collezionare diverse vittorie. Sbaglio io, ci sta, ma non riesco a capire come si possa anteporre la stabilita’ del proprio culo su una poltrona al senso d’onore, la stabilita’ governativa al senso di fedelta’ ampiamente dovuto a chi ti ha tirato su’ di sana pianta, a chi ha tentato e voluto valorizzarti portandoti per mano in quell’esperienza mistica italiana chiamata politica.
E allora da stamani il governo Letta non e’ piu’ sorretto da centrodestra e sinistra assieme ma solo dalla sinistra e da una pattuglia di mercenari allo sbaraglio. Quindi addio liberta’, addio riforma della giustizia e addio revisione dell’imposizione fiscale. Tutto cio’ che ha permesso a questi ominicchi di sedersi nuovamente in Parlamento, ovvero il proprio programma elettorale di febbraio, e’ andato a farsi fottere perche’ adesso il governo ha i numeri per lavorare senza magagne e sicuramente quei mercenari non potranno rimangiarsi il voto di fiducia espresso ieri.
Loro sono peggio di quei manettari capitanati da Travaglio & co, perche’ almeno questi stanno portando avanti una battaglia fratricida ma comunque legittima, mentre la ventina di mercenari si sono riempiti la bocca per vent’anni di ottimi propositi liberali finendo per rimangiarsi tutto insieme facendo spallucce, come un vigliacco qualsiasi che nega di esser stato testimone di tentato omicidio durato un ventennio. A breve in Senato si votera’ per la decadenza definitiva di Berlusconi da parlamentare, e a quel punto non so proprio con quale faccia i mercenari si presenteranno e voteranno. Ma poi votare cosa? Si sono resi disponibili a governare senza batter ciglio col Partito Democratico sapendo che questo votera’ per la decadenza di Berlusconi, e loro come faranno a votare il contrario? Si stanno rendendo complici del piu’ grande omicidio politico, ma continuano a fare spallucce.
Come a Fini venne concesso Montecitorio, ad Alfano e’ stata concessa la vicepresidenza del Consiglio e un Dicastero. Come Fini dopo due anni circa volto’ le spalle a Berlusconi tentando di mandarlo a casa, oggi Alfano rema contro il suo leader per strappargli il partito dalle mani facendosi forte di un momento di debolezza in cui e’ piombato il Cavaliere a causa di magistrati e sinistra, quella sinistra a cui Alfano si presta a fare da stampella. Quando parlo di passione e romanticismo in effetti non riesco a darmi tutti i torti o ad auto accusarmi di eccessivo sentimentalismo. Se venisse data piu’ importanza a valori di questo tipo certe porcherie dette all’italiana non accadrebbero, ed eviteremmo di essere derisi per il mondo intero.
Se, inoltre, queste devono essere le nuove leve che dovrebbero sovrapporsi ai ” matusa ” della politica, allora tutta la vita un Parlamento composto da capelli bianchi, cosicche’ si conoscano gia’ e si sappia cosa aspettarsi da loro.
Cancellando per un attimo la crisi e i disagi che si porta appresso, raffigurando davanti ai miei occhi la ventina, se non di piu, di parlamentari che hanno voltato le spalle a B, non riesco a veder altro che un gruppo di ingrati che devono le proprie fortune solo a lui, ma che non sanno cosa voglia dire essere grati e rispettare la gerarchia partitica che ha sempre permesso a loro di collezionare diverse vittorie. Sbaglio io, ci sta, ma non riesco a capire come si possa anteporre la stabilita’ del proprio culo su una poltrona al senso d’onore, la stabilita’ governativa al senso di fedelta’ ampiamente dovuto a chi ti ha tirato su’ di sana pianta, a chi ha tentato e voluto valorizzarti portandoti per mano in quell’esperienza mistica italiana chiamata politica.
E allora da stamani il governo Letta non e’ piu’ sorretto da centrodestra e sinistra assieme ma solo dalla sinistra e da una pattuglia di mercenari allo sbaraglio. Quindi addio liberta’, addio riforma della giustizia e addio revisione dell’imposizione fiscale. Tutto cio’ che ha permesso a questi ominicchi di sedersi nuovamente in Parlamento, ovvero il proprio programma elettorale di febbraio, e’ andato a farsi fottere perche’ adesso il governo ha i numeri per lavorare senza magagne e sicuramente quei mercenari non potranno rimangiarsi il voto di fiducia espresso ieri.
Loro sono peggio di quei manettari capitanati da Travaglio & co, perche’ almeno questi stanno portando avanti una battaglia fratricida ma comunque legittima, mentre la ventina di mercenari si sono riempiti la bocca per vent’anni di ottimi propositi liberali finendo per rimangiarsi tutto insieme facendo spallucce, come un vigliacco qualsiasi che nega di esser stato testimone di tentato omicidio durato un ventennio. A breve in Senato si votera’ per la decadenza definitiva di Berlusconi da parlamentare, e a quel punto non so proprio con quale faccia i mercenari si presenteranno e voteranno. Ma poi votare cosa? Si sono resi disponibili a governare senza batter ciglio col Partito Democratico sapendo che questo votera’ per la decadenza di Berlusconi, e loro come faranno a votare il contrario? Si stanno rendendo complici del piu’ grande omicidio politico, ma continuano a fare spallucce.
Come a Fini venne concesso Montecitorio, ad Alfano e’ stata concessa la vicepresidenza del Consiglio e un Dicastero. Come Fini dopo due anni circa volto’ le spalle a Berlusconi tentando di mandarlo a casa, oggi Alfano rema contro il suo leader per strappargli il partito dalle mani facendosi forte di un momento di debolezza in cui e’ piombato il Cavaliere a causa di magistrati e sinistra, quella sinistra a cui Alfano si presta a fare da stampella. Quando parlo di passione e romanticismo in effetti non riesco a darmi tutti i torti o ad auto accusarmi di eccessivo sentimentalismo. Se venisse data piu’ importanza a valori di questo tipo certe porcherie dette all’italiana non accadrebbero, ed eviteremmo di essere derisi per il mondo intero.
Se, inoltre, queste devono essere le nuove leve che dovrebbero sovrapporsi ai ” matusa ” della politica, allora tutta la vita un Parlamento composto da capelli bianchi, cosicche’ si conoscano gia’ e si sappia cosa aspettarsi da loro.
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