"Le mie idee, uno schermo e una tastiera sono per me come i capelli di Sansone. Privatemene e diventerò indifeso".

La solita, scontata morale della favola.

, by Yoga

La vita politica di Berlusconi è a fine? La sentenza Mediaset è stata giusta ed emessa da una corte imparziale? Napolitano è il presidente di tutti rispettando quel l’impegno che prese mesi or sono, cioè di garantire la pace e la stabilità politico-governativa?  
Non fatemi ridere. Berlusconi uscirà da questo lago di merda ancora più forte e con ancor più voti, non perché sia un santo incompreso da aiutare, ma solo perché ancora una volta lui figura come vittima, come soggetto passivo di un accanimento giudiziario senza precedenti. Il giudice Esposito assomiglia ad uno di quei re delle favole che, pur commettendo varie ingenuità ed errori, grazie al suo strapotere illimitato rimane arroccato sul suo scranno, senza indietreggiare di un centimetro, tanto meno scusandosi per la mancata imparzialità cui egli deve attenersi e sottostare in quanto magistrato. 
Il Giornale racconta di alcune sue cene dove, in preda ai fumi dell’alcool, egli preannunciava il verdetto del processo Mediaset che di lì a poco avrebbe emesso. Marco Manetta (Travaglio) lo difende a spron battuto, intervistando amici magistrati che si stupiscono della solita macchina del fango messa in moto dai “berluschini”, Berlusconi più lecchini. Re Giorgio annaspa, si rende conto delle cazzate combinate dai magistrati ultimamente ma rimane fermo. 
Potrebbe indurire i toni ma si limita ad augurarsi una riforma delle giustizia, salvo poi essere ripreso e rimbrottato dal sindacato dei magistrati. A me sembra di non essermi mosso di un centimetro, di essere sempre alle solite. Con alcune Procure che si fanno i fatti propri senza render conto a nessuno, con Manetta che si finisce le mani a forza di difendere quel giudice e quel l’altro giudice, con Napolitano che chiacchera e continua solo a chiaccherare e con Silvio che si erge a vittima ( per altro giustamente) e che cresce nei sondaggi, mandando a quel paese tutti quelli che gliela gufano da anni.
 Berlusconi vince, gli altri perdono.
Questa è la morale della favola.
Scontata, per altro.

0 commenti:

Posta un commento