Anche i grilli smetteranno di cantare.
Ho visto Beppe Grillo in una trasmissione sulla Rai di circa vent’anni fa, era simile all’Urlatore di oggi, al massimo non doveva usare dei reggiseni terza taglia per le rigaglie che gli sono comparse col tempo. Era un comico, discreto tra l’altro, usava poche parolacce, difficilmente alludeva alle disgrazie altrui per coinvolgere la platea e non odiava i mass media.
La sua dote di pagliaccio e ciarlatano (non me ne voglia) gli ha portato in tasca ricchezza, di molta e suppongo anche giustamente guadagnata, si è potuto permettere una villa, una vita lussuosa e comoda ed anche il privilegio di poter sputare nel viso un po’ a tutti, diciamo a scelta, senza scegliere una parte per cui fare il partigiano, senza neanche stare nel mezzo, senza quindi dare la preferenza.
Si è conclusa l’era del Pagliaccio ed è iniziata quella dell’Urlatore, dell’Odiatore, del Populista, dell’Aizzapopolo, di quello sopra le parti manco fosse il Capo di Stato. Una fase grottesca, sfacciata e all’insegna della maleducazione, il cui contrario aveva, secondo me, in parte dettato il suo successo come Pagliaccio. E’ diventato l’Intoccabile, pena lo sputtanamento di fronte a migliaia di poveracci che si raccolgono in una piazza per dare sfogo ai loro istinti più barbari riconducibili ad un solo sentimento, l’odio. Ricordo quando Giuliano Ferrara sulla Rai gli diede del “saltimbanco”, e di tutta risposta Grillo in piazza lo insultò chiamandolo “cointainer di merda liquida”, probabilmente alludendo alle dimensioni considerevoli dell’elefantino.
E’ sempre stato un crescendo, un evolversi in stadi sempre più grotteschi e paradossalmente personali, visto che lui sicuramente non deve difendere se stesso ma bensì la vita dei suoi elettori, i quali si son fatti beatamente fregare da questo barbuto che, vestendo da borghese, si presenta nella piazza di una città con lo scopo di alimentare la rabbia, di gettare benzina sul fuoco, di dare del ladro e Tizio solo perchè questo ha chiappato anni fa dei voti popolari, gli stessi che permettono ora all’Intoccabile di mandare i suoi seguaci nella stanza dei bottoni.
Spara delle cazzate assurde, si schiera contro tutti e tutto inneggiando all’ambientalismo, alle truffe bancarie, ai troppi palazzi costruiti in giro, alla malapolitica e alla ricchezza, come se lui fosse il pezzente di turno, avverte urlando “siete circondati, arrendetevi!”, eppure non ho capito a chi si riferisse forse perchè è anche difficile trovare un soggetto nelle accuse dell’Intoccabile.
E’ contro Monti il banchiere ma anche contro Vendola il comunista, è contro Berlusconi il liberale ma anche contro Bersani l’illiberale. Ma dal 15 Marzo la musica camberà, i grillini andranno a sedersi per la prima volta in Parlamento e dovranno parlare con gente che ha lo scopo di fare il culo e stop. Addio ai comizi e alle telecamere amatoriali. Ci vedremo nella Roma che conta, sarà un piacere anche per me.
La sua dote di pagliaccio e ciarlatano (non me ne voglia) gli ha portato in tasca ricchezza, di molta e suppongo anche giustamente guadagnata, si è potuto permettere una villa, una vita lussuosa e comoda ed anche il privilegio di poter sputare nel viso un po’ a tutti, diciamo a scelta, senza scegliere una parte per cui fare il partigiano, senza neanche stare nel mezzo, senza quindi dare la preferenza.
Si è conclusa l’era del Pagliaccio ed è iniziata quella dell’Urlatore, dell’Odiatore, del Populista, dell’Aizzapopolo, di quello sopra le parti manco fosse il Capo di Stato. Una fase grottesca, sfacciata e all’insegna della maleducazione, il cui contrario aveva, secondo me, in parte dettato il suo successo come Pagliaccio. E’ diventato l’Intoccabile, pena lo sputtanamento di fronte a migliaia di poveracci che si raccolgono in una piazza per dare sfogo ai loro istinti più barbari riconducibili ad un solo sentimento, l’odio. Ricordo quando Giuliano Ferrara sulla Rai gli diede del “saltimbanco”, e di tutta risposta Grillo in piazza lo insultò chiamandolo “cointainer di merda liquida”, probabilmente alludendo alle dimensioni considerevoli dell’elefantino.
E’ sempre stato un crescendo, un evolversi in stadi sempre più grotteschi e paradossalmente personali, visto che lui sicuramente non deve difendere se stesso ma bensì la vita dei suoi elettori, i quali si son fatti beatamente fregare da questo barbuto che, vestendo da borghese, si presenta nella piazza di una città con lo scopo di alimentare la rabbia, di gettare benzina sul fuoco, di dare del ladro e Tizio solo perchè questo ha chiappato anni fa dei voti popolari, gli stessi che permettono ora all’Intoccabile di mandare i suoi seguaci nella stanza dei bottoni.
Spara delle cazzate assurde, si schiera contro tutti e tutto inneggiando all’ambientalismo, alle truffe bancarie, ai troppi palazzi costruiti in giro, alla malapolitica e alla ricchezza, come se lui fosse il pezzente di turno, avverte urlando “siete circondati, arrendetevi!”, eppure non ho capito a chi si riferisse forse perchè è anche difficile trovare un soggetto nelle accuse dell’Intoccabile.
E’ contro Monti il banchiere ma anche contro Vendola il comunista, è contro Berlusconi il liberale ma anche contro Bersani l’illiberale. Ma dal 15 Marzo la musica camberà, i grillini andranno a sedersi per la prima volta in Parlamento e dovranno parlare con gente che ha lo scopo di fare il culo e stop. Addio ai comizi e alle telecamere amatoriali. Ci vedremo nella Roma che conta, sarà un piacere anche per me.
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