Agenda del governo: prima gli immigrati, poi i pensionati.
Mi domando quale persona sana di mente destinerebbe le poche risorse a disposizione agli immigrati e non a quei pensionati che, a detta della Corta Costituzionale, hanno diritto alla restituzione di denaro che il decreto "Salva Italia" gli rubò letteralmente. Questo pazzoide che vinse la lotteria di Palazzo Chigi si chiama Matteo Renzi, che è premier non eletto ed antepone la questione immigrati a quella delle pensioni da restituire.
Due miliardi su sedici verranno restituiti ad agosto, e il Renzi l'ha chiamato "bonus" specificando che "niente verrà tolto ai pensionati". Forse ha bisogno di una logopedista, o crede il popolo italiano un ammasso di cretini totali, ma in realtà il re degli stolti è lui. E' chiaro come il sole che ai pensionati non verrà tolto alcunché, difatti la sentenza della consulta impone la restituzione di denaro, non menziona affatto alcun prelievo, ma il premier ci assicura comunque che non avverrà così da passare per quello che mai mette le mani nelle tasche degli italiani.
Ma quanto chiacchera questo ragazzo, e quanta poca modestia lo contraddistingue.
E' venuto fuori che il presidente della Lombardia, Maroni, abbia minacciato di non destinare denaro a quei comuni che non si opporranno allo smistamento delle orde di immigrati che clandestinamente invadono le coste del nostro meridione. La pronta risposta del Renzi dice che, invece, il governo destinerà maggiori fondi per quegli enti locali che accoglieranno a braccia aperte gli africani. Ma ci vogliamo decidere? L'immigrazione oggi è un'emergenza o no? E' aggravata dalla presenza dell'Isis sulle coste africane di partenza? L'Europa ha preso delle decisioni definitive o no a tal riguardo? L'Isis verrà combattutto o per muovere un dito aspetteremo che l'asta della loro nera bandiera ci venga conficcata nel didietro? Se è vero che l'immigrazione attuale è un fenomeno pericoloso, che l'Isis si infiltra tra i migranti per arrivar qui e che l'Europa ha nuovamente rimandato a dopo l'estate la trattazione di questo tema, non vedo come il Renzi possa parlare di "allegria nella politica" durante il congresso del Pd avvenuto qualche notte fa. Egli è da poco a Palazzo Chigi per poter dire di aver esperienza, allora perché non ascolta i consigli che indirettamente gli arrivano da Maroni che ha più esperienza di lui soprattutto in politica interna? Quale razza di cialtrone pieno di sé direbbe a giro che tutto va bene quando invece tutto va male e niente migliora? Il Renzi, evidentemente.
Molti lo paragonano a Berlusconi nei modi di fare, altri addirittura dicono sia il suo erede. Giuliano Ferrara è uno di questi e ne ha scritto pure un libro. Mi piace l'elefantino perché sa giudicar le persone e sa andare oltre le prime apparenze, impresa proverbialmente difficile da portare a termine. Egli ci riesce, ma dimentica qualcosa di fondamentale. Berlusconi diceva barzellette in sedi istituzionali come Renzi oggi fa battute, ma poi a Roma convinse Bush a stringere la mano a Putin e di Gheddafi era divenuto ottimo amico, ottenendo appalti per l'Italia ed un costante controllo sull'immigrazione da parte delle autorità libiche. Oltre le risate per una personale propensione all'ironia, è poi sulla politica estera che si misura la forza di un premier.
Berlusconi era imbattibile in questo campo, difatti poi venne organizzata la congiura per abbatterlo che tutti conosciamo. Renzi invece è solo un ottimo barzellettiere, ed ovviamente gli altri premier e presidenti se lo tengono stretto.
Due miliardi su sedici verranno restituiti ad agosto, e il Renzi l'ha chiamato "bonus" specificando che "niente verrà tolto ai pensionati". Forse ha bisogno di una logopedista, o crede il popolo italiano un ammasso di cretini totali, ma in realtà il re degli stolti è lui. E' chiaro come il sole che ai pensionati non verrà tolto alcunché, difatti la sentenza della consulta impone la restituzione di denaro, non menziona affatto alcun prelievo, ma il premier ci assicura comunque che non avverrà così da passare per quello che mai mette le mani nelle tasche degli italiani.
Ma quanto chiacchera questo ragazzo, e quanta poca modestia lo contraddistingue.
E' venuto fuori che il presidente della Lombardia, Maroni, abbia minacciato di non destinare denaro a quei comuni che non si opporranno allo smistamento delle orde di immigrati che clandestinamente invadono le coste del nostro meridione. La pronta risposta del Renzi dice che, invece, il governo destinerà maggiori fondi per quegli enti locali che accoglieranno a braccia aperte gli africani. Ma ci vogliamo decidere? L'immigrazione oggi è un'emergenza o no? E' aggravata dalla presenza dell'Isis sulle coste africane di partenza? L'Europa ha preso delle decisioni definitive o no a tal riguardo? L'Isis verrà combattutto o per muovere un dito aspetteremo che l'asta della loro nera bandiera ci venga conficcata nel didietro? Se è vero che l'immigrazione attuale è un fenomeno pericoloso, che l'Isis si infiltra tra i migranti per arrivar qui e che l'Europa ha nuovamente rimandato a dopo l'estate la trattazione di questo tema, non vedo come il Renzi possa parlare di "allegria nella politica" durante il congresso del Pd avvenuto qualche notte fa. Egli è da poco a Palazzo Chigi per poter dire di aver esperienza, allora perché non ascolta i consigli che indirettamente gli arrivano da Maroni che ha più esperienza di lui soprattutto in politica interna? Quale razza di cialtrone pieno di sé direbbe a giro che tutto va bene quando invece tutto va male e niente migliora? Il Renzi, evidentemente.
Molti lo paragonano a Berlusconi nei modi di fare, altri addirittura dicono sia il suo erede. Giuliano Ferrara è uno di questi e ne ha scritto pure un libro. Mi piace l'elefantino perché sa giudicar le persone e sa andare oltre le prime apparenze, impresa proverbialmente difficile da portare a termine. Egli ci riesce, ma dimentica qualcosa di fondamentale. Berlusconi diceva barzellette in sedi istituzionali come Renzi oggi fa battute, ma poi a Roma convinse Bush a stringere la mano a Putin e di Gheddafi era divenuto ottimo amico, ottenendo appalti per l'Italia ed un costante controllo sull'immigrazione da parte delle autorità libiche. Oltre le risate per una personale propensione all'ironia, è poi sulla politica estera che si misura la forza di un premier.
Berlusconi era imbattibile in questo campo, difatti poi venne organizzata la congiura per abbatterlo che tutti conosciamo. Renzi invece è solo un ottimo barzellettiere, ed ovviamente gli altri premier e presidenti se lo tengono stretto.
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