Greta e Vanessa, i due Marò e l'Italia diventata anormale.
Pare non sia da "paese normale" criticare il pagamento del riscatto per la liberazione di due giovani connazionali prese in ostaggio dai terroristi islamici siriani, proprio là dove sembra sia arrivato l'inferno sulla terra. Pare che non sia da "paese normale" anche porre in evidenza la chiara disuguaglianza tra la tempistica per la risoluzione del problema delle due giovanotte detenute in Siria e quella per il problema ormai incancrenito dei due Marò detenuti in India. Addirittura c'è chi si auspica la pena capitale per i due soldati del San Marco e considera da "paese anormale" pretendere che i due soldati vengano processati in Italia, quindi in modo conforme a delle norme internazionali più che chiare.
Mi domando cosa direbbero questi soggetti che tanto blaterano di "paese normale" riguardo la scelta di Stati Uniti e Regno Unito di non trattare coi terroristi, quindi di non pagare i riscatti che i figli di Allah chiedono per la liberazione degli ostaggi. I due più antichi esempi di democrazia e libertà hanno deciso saggiamente di aver nulla a che fare con quella teppaglia barbuta e piena d'odio per l'occidente, anche a costo di veder decapitato un loro connazionale, di veder quei farabutti poi giocare a pallone con la sua testa mozzata. Il concetto è semplice: chi si reca in quei posti senza che aver ricevuto un ordine governativo, quindi di sua spontanea volontà, non può pretendere che lo Stato paghi un eventuale riscatto che andrà poi a finanziare altri attentati in Europa. Barbarie? Inciviltà? Irriconoscenza? Paesi normali, dico io.
A proposito di paesi normali, il sottoscritto è stato tacciato di sessismo per aver espresso questa solita opinione sulle due cretinette Greta e Vanessa e per aver proposto i lavori socialmente utili per queste due piccole stupide che, dopo aver deciso spontaneamente di scendere all'inferno per allearsi con Belzebù, hanno chiesto ed ottenuto dalle casse statali dodici milioni di euro per il riscatto. A niente sono valse le nuove prove offerte dal Fatto Quotidiano che mettono all'angolo le due crocerossine, poiché infatti di crocerossine non si è mai trattato, piuttosto di due ragazze che sono andate in zona di guerra per aiutare quelli che proverbialmente, oggigiorno, chiamiamo "i cattivi". Di una tale richiesta dopo una decisione così avventata e stupida mi sarei vergognato pur io che sono uno svergognato. Ma essendo oltretutto anche un malfidato io vado oltre, e secondo me gatta ci cova, poiché una tranquillità come la loro, durante il videomessaggio in cui chiedevano la liberazione, non s'era mai vista nelle altre occasioni di rapimento e quindi a parer mio ci sono tutti i presupposti per supporre un complotto in favore dei ribelli siriani.
In un paese normale due militari detenuti illegalmente in India, paese che da poco ha assunto una posizione di rilievo nel mondo ma che ancora vede i suoi figli morir di stenti per strada, sarebbero stati riportati in patria con l'uso della forza se necessario, e difatti scommetto quel che volete che agli Stati Uniti d'America nessuno avrebbe mai osato fare un affronto simile. I paesi normali di cui parlo io. Invece due galantuomini che indossano la divisa del reggimento San Marco sono da quasi tre anni tenuti in ostaggio in quel paese terzomondista che dovrebbe solo provar rispetto e timore reverenziale nei confronti della nostra Italia. Ma forse è proprio quella divisa che la sinistra non ha ancora sdoganato e che affianca ancora al termine "fascismo", che li tiene inchiodati laggiù, perché nel nostro "paese normale" si può far a meno di due soldati, ma non di due cretine.
Mi domando cosa direbbero questi soggetti che tanto blaterano di "paese normale" riguardo la scelta di Stati Uniti e Regno Unito di non trattare coi terroristi, quindi di non pagare i riscatti che i figli di Allah chiedono per la liberazione degli ostaggi. I due più antichi esempi di democrazia e libertà hanno deciso saggiamente di aver nulla a che fare con quella teppaglia barbuta e piena d'odio per l'occidente, anche a costo di veder decapitato un loro connazionale, di veder quei farabutti poi giocare a pallone con la sua testa mozzata. Il concetto è semplice: chi si reca in quei posti senza che aver ricevuto un ordine governativo, quindi di sua spontanea volontà, non può pretendere che lo Stato paghi un eventuale riscatto che andrà poi a finanziare altri attentati in Europa. Barbarie? Inciviltà? Irriconoscenza? Paesi normali, dico io.
A proposito di paesi normali, il sottoscritto è stato tacciato di sessismo per aver espresso questa solita opinione sulle due cretinette Greta e Vanessa e per aver proposto i lavori socialmente utili per queste due piccole stupide che, dopo aver deciso spontaneamente di scendere all'inferno per allearsi con Belzebù, hanno chiesto ed ottenuto dalle casse statali dodici milioni di euro per il riscatto. A niente sono valse le nuove prove offerte dal Fatto Quotidiano che mettono all'angolo le due crocerossine, poiché infatti di crocerossine non si è mai trattato, piuttosto di due ragazze che sono andate in zona di guerra per aiutare quelli che proverbialmente, oggigiorno, chiamiamo "i cattivi". Di una tale richiesta dopo una decisione così avventata e stupida mi sarei vergognato pur io che sono uno svergognato. Ma essendo oltretutto anche un malfidato io vado oltre, e secondo me gatta ci cova, poiché una tranquillità come la loro, durante il videomessaggio in cui chiedevano la liberazione, non s'era mai vista nelle altre occasioni di rapimento e quindi a parer mio ci sono tutti i presupposti per supporre un complotto in favore dei ribelli siriani.
In un paese normale due militari detenuti illegalmente in India, paese che da poco ha assunto una posizione di rilievo nel mondo ma che ancora vede i suoi figli morir di stenti per strada, sarebbero stati riportati in patria con l'uso della forza se necessario, e difatti scommetto quel che volete che agli Stati Uniti d'America nessuno avrebbe mai osato fare un affronto simile. I paesi normali di cui parlo io. Invece due galantuomini che indossano la divisa del reggimento San Marco sono da quasi tre anni tenuti in ostaggio in quel paese terzomondista che dovrebbe solo provar rispetto e timore reverenziale nei confronti della nostra Italia. Ma forse è proprio quella divisa che la sinistra non ha ancora sdoganato e che affianca ancora al termine "fascismo", che li tiene inchiodati laggiù, perché nel nostro "paese normale" si può far a meno di due soldati, ma non di due cretine.
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