L’altra faccia della religione.
Per quanto se ne possa dire, l’Italia è tutto tranne che uno Stato laico. Deve forzatamente definirsi tale per poter garantire la libertà di culto a chiunque, indiscriminatamente e forse anche avventatamente, ma in realtà non è laico.
Non fa giustamente della fede dominante in sè la legge dello Stato, le droit des personnes, anche perchè pochi ordinamenti sono risoluti e tiranni come quello religioso, e ciò non si addirebbe certo ad una democrazia come la nostra.
Non fa giustamente della fede dominante in sè la legge dello Stato, le droit des personnes, anche perchè pochi ordinamenti sono risoluti e tiranni come quello religioso, e ciò non si addirebbe certo ad una democrazia come la nostra.
Ma non siamo in uno Stato laico, continuo a ripetere. Il cristianesimo si avverte ovunque in questo bel paese e le chiese e i crocifissi sono sparsi su tutto il territorio, per quanto qualche pretenzioso ingordo e balordo ambisca ad eliminare entrambe le cose, e il Vaticano ha sede a Roma, la città eterna che è conosciuta prima per essere la dimora del Papa mondiale che per il Parlamento o il Colosseo. L’Italia non è un paese laico, e dobbiamo accettarlo, silenziosamente perchè la nostra costituzione dice il contrario, ma dobbiamo comunque farlo. E mai dobbiamo farci prendere dalla tentazione di rinnegare o fingere di scordare la nostra storia, le nostre radici cristiane, perché in un certo qual modo siamo quel che siamo anche grazie ad esse, e per quanto si sia afflitti da mille problemi e controversie neanche dobbiamo mai scordarci d’essere il paese più bello del mondo anche grazie all’arte e alle opere uniche che la religione cristiana, in vari modi, ha creato e lasciato nelle mani de noartri.
E nessuno di noi può far a meno della religione, di un credo che vada oltre i riti e le preghiere, anzi queste ce le lascio nel mezzo perché tutto sono tranne che un modo per adorare un qualcosa che c’è o forse non c’è, ma piuttosto una via spiccia per lavarsi la coscienza nei casi più spietati, quelli che la legge dello Stato non farebbe di non vedere. Perchè chi può dire che la religione prima di tutto non sia questo? l’unico vero e sano modo per impedire alle persone di lasciarsi andare ai vizi più atroci e alle azioni più barbare, ad uno stile di vita del tutto dissoluto, l’unico campanellino d’allarme che suona nella testa e nel cuore delle persone ogni volta che queste si approccino alla vita in maniera un po’ troppo dissoluta, irrispettosa non di leggi di stato ma di leggi non scritte, anche più conosciute delle altre e che se non rispettate ti torturano l’anima finchè non prendi coraggio e vai a compiere uno dei passi più importanti e difficili nella vita di ogni uomo, ovvero la confessione.
Chi può dire che la religione non sia anche questo? La religione è principalmente questo, e anche l’ateo più cazzuto, il bestemmiatore più incallito, entrambe queste persone dentro di sè sanno di dover rendere conto a qualcosa di indefinito e indisegnabile, anche perchè sennò non potremmo provare un momentaneo piacere nel bestemmiare se colui che offendiamo non esistesse davvero. Quale persona non darebbe sfogo ai propri istinti più grotteschi se veramente dopo la vita terrena non ce ne fosse una ultra terrena, e mi scusa per questo termine perché sembra di parlare di fantascienza e di ufo. I modi di sfuggire alla legge ci sono, esiste la clandestinità e i paesi senza estradizione. Chi ce lo fa fare di rimanere qui e di romperci le scatole ogni santo giorno anzichè trasferirci su una spiaggia di Rio a spassarsela e son di long drinks e ragazze abbronzate.
Ve lo dico io, la coscienza amplificata al mille per cento dal timore e anche dalla speranza che tutti abbiamo che una volta morti si dovrà render conto di ciò che si è combinato nella vita. Noi siamo questo, contraddizione e incoerenza mischiate insieme. E viste le innumerevoli trasgressioni giornaliere che tutti compiamo, visto quanto tutti noi siamo soggetti alla tentazione e visto quante volte non rispettiamo il codice etico e morale che aleggia sopra di tutti noi, notate tutte queste cose, ben venga la religione e l’Italia laica solo formalmente.
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